Pellitteri nell'ultima stagione è stata il libero de La Fenice, in B2. Adesso la chance in B1 nazionale
27-09-2020 17:47 - News Generiche

Una Tea per il Blu Volley Quarrata. Completato il sestetto, ecco il contorno. Di lusso. Il direttore generale Francesco Tempestini non si ferma più: stavolta ha regalato il secondo libero al suo Blu Volley Quarrata. Il secondo libero della rosa-giocatrici di serie B1, affidata a coach Davide Torracchi. La vice di Francesca Chiti. Lo ha fatto ingaggiando la 24enne Tea Pellitteri, nell’ultima stagione in B2 con il Pistoia Volley La Fenice.
Nata a Carmignano il 23 aprile 1996, lontane origini agrigentine, ha iniziato a giocare da ragazzina: alta 167 centimetri, i suoi primi passi nel volley sono stati come banda. A 16 anni ha lasciato Carmignano, vivendo un paio di annate a Prato. Poi Calenzano, ove ha conquistato il secondo posto regionale toscano nel campionato under 18 e vinto la Prima Divisione fiorentina. Un brutto infortunio e ancora a Pieve a Nievole in D, sempre da attaccante. Poi il cambio di ruolo: da schiacciatrice a libero. Dopo un anno al Progetto Volley Bottegone di Athos Querci in Prima Divisione, ha trascorso tre stagioni, con due tornei di serie C e uno di B2, a Pistoia. Neolaureata in Educazione e Formazione, vorrebbe insegnare all’asilo, ma intanto si prepara seguendo le bambine dell’S3 (l’ex minivolley) de La Fenice. E lavorando per un’azienda tedesca. “Il mio obiettivo per la prossima stagione è crescere come libero, allenarmi e dare una mano alla squadra – sono le sue prime parole da atleta mobiliera –. La rosa che i dirigenti quarratini stanno allestendo è importante e mi sento come una under chiamata in prima squadra, data la mia poca esperienza in categorie nazionali e anche nel mio ruolo rispetto alle altre pallavoliste. Ho accettato la proposta del Blu Volley perché era un’occasione più unica che rara allenarmi con Francesca Chiti e l’assistente-tecnico, ex grande libero, Francesco Pieri in specifiche sedute. È un’ottima opportunità per continuare a imparare”.
Ha giocato e allena alla scuola di Claudio Caramelli: sudore e fatica. “Ho iniziato a giocare a 10 anni e mi sono subito innamorata della pallavolo perché adoro stare in gruppo, mi piace lottare sul terreno da gioco con le mie compagne avendo un obiettivo comune. Amo lavorare e impegnarmi in ciò che faccio – chiosa –, infatti non vedo l’ora di conoscere tutte le colleghe e scoprire se dopo questi 4 mesi di clausura sarò ancora in grado di effettuare un bagher”. Crediamo di sì: non avrà perduto né i movimenti né il tocco di palla. Quello che ha accantonato, per ora, è il canto: tra le attività di questa giovane donna, c’è spazio anche per la musica. Per ora le basterà suonarle in campo.
Fonte: Gianluca Barni - www.lanazione.it
Nata a Carmignano il 23 aprile 1996, lontane origini agrigentine, ha iniziato a giocare da ragazzina: alta 167 centimetri, i suoi primi passi nel volley sono stati come banda. A 16 anni ha lasciato Carmignano, vivendo un paio di annate a Prato. Poi Calenzano, ove ha conquistato il secondo posto regionale toscano nel campionato under 18 e vinto la Prima Divisione fiorentina. Un brutto infortunio e ancora a Pieve a Nievole in D, sempre da attaccante. Poi il cambio di ruolo: da schiacciatrice a libero. Dopo un anno al Progetto Volley Bottegone di Athos Querci in Prima Divisione, ha trascorso tre stagioni, con due tornei di serie C e uno di B2, a Pistoia. Neolaureata in Educazione e Formazione, vorrebbe insegnare all’asilo, ma intanto si prepara seguendo le bambine dell’S3 (l’ex minivolley) de La Fenice. E lavorando per un’azienda tedesca. “Il mio obiettivo per la prossima stagione è crescere come libero, allenarmi e dare una mano alla squadra – sono le sue prime parole da atleta mobiliera –. La rosa che i dirigenti quarratini stanno allestendo è importante e mi sento come una under chiamata in prima squadra, data la mia poca esperienza in categorie nazionali e anche nel mio ruolo rispetto alle altre pallavoliste. Ho accettato la proposta del Blu Volley perché era un’occasione più unica che rara allenarmi con Francesca Chiti e l’assistente-tecnico, ex grande libero, Francesco Pieri in specifiche sedute. È un’ottima opportunità per continuare a imparare”.
Ha giocato e allena alla scuola di Claudio Caramelli: sudore e fatica. “Ho iniziato a giocare a 10 anni e mi sono subito innamorata della pallavolo perché adoro stare in gruppo, mi piace lottare sul terreno da gioco con le mie compagne avendo un obiettivo comune. Amo lavorare e impegnarmi in ciò che faccio – chiosa –, infatti non vedo l’ora di conoscere tutte le colleghe e scoprire se dopo questi 4 mesi di clausura sarò ancora in grado di effettuare un bagher”. Crediamo di sì: non avrà perduto né i movimenti né il tocco di palla. Quello che ha accantonato, per ora, è il canto: tra le attività di questa giovane donna, c’è spazio anche per la musica. Per ora le basterà suonarle in campo.
Fonte: Gianluca Barni - www.lanazione.it